La tiroide è una piccola ghiandola a forma di farfalla che si trova nella parte anteriore del collo e svolge un ruolo essenziale nel regolare il nostro metabolismo, peso, umore e persino la temperatura corporea. Poiché svolge numerose funzioni legate all’equilibrio del nostro organismo, il suo malfunzionamento ha un impatto su tutto il corpo. Ecco come riconoscere i sintomi e cosa fare per tenere sotto controllo la tiroide.
Come funziona la tiroide?
La tiroide produce due ormoni: la tiroxina (T4) e la triiodotironina (T3). Questi ormoni sono essenziali per la regolazione del nostro metabolismo, il processo che ci permette di trasformare il cibo in energia. L’attività della tiroide è regolata dall’ipofisi, una ghiandola alla base del cervello, che invia un segnale alla tiroide sotto forma di ormone (TSH) quando è necessario. Infatti, in condizioni normali di salute, la tiroide produce la giusta quantità di ormoni, diminuendo o aumentando la produzione a seconda del bisogno del nostro corpo: per esempio, quando facciamo sport o fa molto freddo, la tiroide stimolata dall’ipofisi rilascia questi ormoni che accelerano il metabolismo, aiutano il corpo a consumare le riserve di cibo più velocemente e così garantiscono l’energia e il calore necessari.
Riconoscere i sintomi
Un malfunzionamento della tiroide può manifestarsi in diversi modi e varia da persona a persona, anche con effetti opposti sul corpo: la ghiandola può essere infatti iperattiva (ipertiroidismo) o meno attiva del normale (ipotiroidismo). Se la tiroide produce pochi ormoni (ipertiroidismo), il metabolismo rallenta e porta a sintomi come affaticamento, aumento di peso, pelle secca, sensazione di freddo e depressione. Al contrario, se la tiroide produce troppi ormoni (ipertiroidismo), il metabolismo accelera e si verificano perdita di peso, nervosismo, palpitazioni, sudorazione eccessiva e tremori.
Come capire se la tiroide è in salute?
Se si sospetta un problema alla tiroide, è importante rivolgersi al medico che può indicare esami specifici da effettuare, per esempio:
- esami del sangue che misurano i livelli degli ormoni coinvolti (TSH, T4 e T3) e che rilevano una situazione di ipertiroidismo o ipotiroidismo;
- ecografia tiroidea per identificare noduli, ingrossamenti o altre anomalie legate alla ghiandola;
- scintigrafia tiroidea, una scansione che rileva eventuali aree iperattive o ipoattive.
Grazie alla diagnosi, il medico è in grado di suggerire un trattamento personalizzato: si agisce sul piano alimentare con un’integrazione di iodio, con una terapia con farmaci che tengono sotto controllo la produzione degli ormoni o in casi più estremi con un intervento chirurgico per rimuovere parte o tutta la ghiandola.
Tenere sotto controllo la tiroide
Come abbiamo visto, la tiroide influenza molti aspetti della salute, per questo può causare sintomi vaghi che potresti non notare: ecco perché sottoporsi regolarmente a esami di controllo è essenziale per identificare problemi che altrimenti passerebbero inosservati e che potrebbero peggiorare.
Affidarsi ad uno specialista è il primo passo per una buona prevenzione, prenota il tuo check up di controllo!
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