Riconoscere, diagnosticare con il prick test e tenere sotto controllo l’allergia.
Un italiano su quattro convive con un’allergia con sintomi più o meno invasivi che normalmente tendono ad intensificarsi durante la stagione primaverile. Ma perché si manifestano le allergie? Come si scopre se si è allergici e a cosa? Ecco cosa c’è da sapere su questo fenomeno e come trattarlo.
Cos’è l’allergia e i suoi sintomi
L’allergia è una reazione che l’organismo attiva quando percepisce come pericolose sostanze considerate normalmente innocue. Il nostro sistema immunitario infatti ha il compito di proteggerci da virus e batteri innescando una risposta difensiva. Nel caso dell’allergia, una specifica sostanza esterna viene riconosciuta come un agente aggressivo (detto allergene) e i sintomi variano coinvolgendo sia cute che mucose: tra i più comuni ci sono lacrimazione, prurito e congestione delle vie nasali, ma possono arrivare fino a serie difficoltà respiratorie e shock anafilattico. Inoltre, l’esposizione prolungata ad un determinato allergene può diventare un’infiammazione cronica. Ma come si sviluppa un’allergia?
Tutte le forme sono dovute alla predisposizione genetica e possono manifestarsi anche dopo diversi anni, in forme più o meno gravi. Nella fase iniziale, chiamata di sensibilizzazione, si entra in contatto con l’allergene per la prima volta: è qui che si sviluppa la memoria immunologica che, la volta successiva, indurrà la risposta allergica.
Gli allergeni
La gravità e il tipo di reazione allergica dipendono da variabili come tipologia e quantità di allergene alla quale ci si espone, via di contatto e caratteristiche personali del soggetto. Ecco quali sono gli allergeni principali:
- acari della polvere, graminacee, muffe, saliva/urina di animali che passano attraverso le vie respiratorie;
- specifici alimenti assunti via gastrointestinale;
- metalli come nichel, profumi, prodotti chimici per uso domestico o punture di insetti per via cutanea.
A cosa serve il prick test
Per identificare le cause dell’allergia è necessario sottoporsi ad esami specifici come il prick test, un esame cutaneo eseguito in laboratorio, non doloroso, rapido e sicuro. Come funziona? Per aiutare le sostanze a penetrare nella pelle, si graffia leggermente una piccola zona dell’avambraccio interno e si applica una quantità controllata dell’allergene sospetto. Dopo una ventina di minuti, se in quella zona ci sono manifestazioni cutanee, l’allergia può essere identificata. Il prick test si può eseguire a tutte le età e deve essere ripetuto nel corso del tempo, perché l’allergia potrebbe modificarsi. Una volta identificata la causa scatenante, lo specialista sarà in grado di indicare le misure per evitare il contatto con l’allergene e di pianificare una terapia per desensibilizzare il paziente.
Si può guarire dall’allergia?
Quando ridurre l’esposizione all’allergene non è sufficiente ad alleviare i sintomi, è possibile ricorrere a farmaci come antistaminici o decongestionanti. Un’ulteriore possibilità è l’immunoterapia, una soluzione più duratura nella quale al paziente viene somministrata una piccola dose di allergene in maniera graduale. Questa terapia serve per rendere sempre meno sensibile il soggetto e insegnare al sistema immunitario a tollerare gli allergeni causa dell’allergia.
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