La pelle segnata dal tempo ritrova la sua naturale bellezza grazie all’azione idratante dell’acido ialuronico.
La biorivitalizzazione, detta anche lifting non chirurgico o biolifting, è un trattamento sempre più diffuso che garantisce un aspetto giovane e fresco senza anestesia, dolore o lunghi tempi di guarigione. Questo lifting non chirurgico agisce attraverso l’iniezione di acido ialuronico, elemento naturalmente contenuto nella pelle, responsabile della produzione di collagene.
Cos’è la biorivitalizzazione
Con l’eccessiva esposizione al sole, il tempo e l’inquinamento, la pelle perde la sua capacità di trattenere acqua e, di conseguenza, luminosità e compattezza. La biorivitalizzazione è un trattamento di medicina estetica mini invasiva che attraverso micro iniezioni di acido ialuronico su viso, collo e décolleté, stimola la naturale produzione di fibre di collagene. All’acido ialuronico sono abbinate altre sostanze biocompatibili come alcune vitamine, sali minerali, aminoacidi e sostanze antiossidanti che contribuiscono all’effetto rivitalizzante e contrastano l’invecchiamento cutaneo. Una seduta di biorivitalizzazione dura circa 10 minuti, è indolore, poco invasiva e permette una ripresa immediata delle normali attività quotidiane.
Biorivitalizzazione o filler?
L’acido ialuronico è il principale responsabile della compattezza e della tonicità della pelle in giovane età ed è una sostanza prodotta già naturalmente dal nostro organismo. Sia il trattamento di biorivitalizzazione che il filler sfruttano la sua azione attraverso l’iniezione di microaghi nella cute, con obiettivi differenti: la biorivitalizzazione stimola la produzione di collagene, mentre il filler mira a riempire zone specifiche da trattare.
Durante un trattamento di biorivitalizzazione la diffusione delle sostanze è maggiore poiché l’acido ialuronico utilizzato, libero e non reticolato, garantisce un effetto immediato e naturale. Il filler agisce invece da riempitivo e va a correggere in modo mirato inestetismi come rughe e cicatrici. Con l’aiuto di uno specialista è possibile individuare quale trattamento scegliere in base alla condizione personale oppure decidere di combinarli con altri interventi per il risultato desiderato dal paziente.
Quando iniziare il trattamento
La biorivitalizzazione è indicata per chi desidera correggere imperfezioni e ottenere un effetto naturale. Anche se è mirato alla riparazione dei danni causati dal tempo, questo trattamento è molto valido anche a partire dai trent’anni per rallentare in via preventiva il naturale processo di invecchiamento ed è estremamente efficace in caso di rilassamento cutaneo del viso, rughe perioculari e perilabiali, linee sul collo e dorso delle mani. La biorivitalizzazione dà risultati positivi anche sulle pelli più giovani: oltre a una pelle più compatta, infatti, garantisce un effetto antiossidante e ristrutturante.
Risultati e benefici
Già dalla prima seduta la pelle risulterà più distesa e, dopo quattro settimane, le sostanze rivitalizzanti avranno stimolato nuove cellule di collagene e si potranno osservare i reali benefici del trattamento. Le sostanze biorivitalizzanti saranno attive per circa 6 mesi, per poi essere assimilate dal nostro corpo in modo naturale senza provocare effetti collaterali. Per la natura del trattamento gli effetti sono temporanei ed è necessario ripetere le sedute al fine di supportare periodicamente la produzione di nuove cellule.
Hai bisogno di più informazioni riguardo questo tema?
Chiamaci al numero 0114373430 e ti daremo tutte le informazioni di cui hai bisogno!
Ti è piaciuto l’articolo? Condividilo!
Disturbi gastrointestinali: sintomi ed esami da fare per stare meglio
Disturbi gastrointestinali: sintomi ed esami da fare per stare meglio Hai mai provato dolori addominali, nausea, vomito o diarrea? Se la risposta è sì, sappi
Che esami fare per le malattie sessualmente trasmissibili
Malattie sessualmente trasmissibili: perché i check-up sono fondamentali Quando parliamo di salute sessuale dobbiamo ricordarci di quanto sia importante tenersi informati e fare controlli regolari.
Elettrocardiogramma: cosa si vede e quando ricorrere all’ECG?
Elettrocardiogramma: cosa si vede e quando ricorrere all’ECG? La celebre sensazione del “cuore in gola” non è detto che sia il riflesso di un’emozione troppo